Con l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, il mondo della comunicazione – così come molti altri settori – ha dovuto riorganizzarsi per adattarsi a questo complicato e particolare momento storico.
È forse la prima volta – da quando molti di noi ne hanno memoria – che assistiamo a un evento che riguarda tutti, ma proprio tutti, dagli impiegati alle star di Hollywood. In un mondo che cambia all’unisono il proprio stile di vita, era necessario anche per i brand trovare nuovi modi di comunicare.
Dall’inizio della pandemia ad oggi, sono state molte le aziende che hanno affrontato la “questione coronavirus” all’interno di uno spot TV; con toni diversi in base alla fase, al paese e allo stile stesso del brand. Ci sono state aziende che, invece, hanno ritenuto opportuno fermare tutte le comunicazioni e fare scelte diverse, come per esempio Apple e Coca Cola.
Abbiamo raccolto una serie di spot tv che hanno provato a interpretare la situazione attuale. Non considerando social o annunci stampa, per i quali avremmo dovuto scrivere un libro a parte.
Ogni azienda ha provato a portare avanti i propri valori e i propri punti di forza, ma in un mondo completamente diverso da quello di qualche mese prima. Se ci siano riuscite o meno, lasciamo giudicarlo a te!
Spot dall’Italia per l’Italia
BARILLA
In piena emergenza sanitaria, la Barilla dedica il suo spot agli italiani e all’italianità, attraverso la voce di chi quell’italianità l’ha portata in giro per il mondo: l’iconica Sophia Loren.
FCA – FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES
In maniera diversa anche qui si parla degli italiani, della loro forza e del loro coraggio, attraverso la voce narrante di un altro simbolo dell’italianità all’estero.
LA MOLISANA
Un approccio simile anche da La Molisana, che sul finale non dimentica di rivendicare quell’italianità anche per i suoi prodotti.
PARMIGIANO REGGIANO
L’azienda emiliana fa invece una scelta diversa, focalizzando l’attenzione sul prodotto. Inoltre, si fa portatrice di alcune regole sociali.
UNIPOL ASSICURAZIONI
Unipol fotografa la situazione e, a differenza degli spot precedenti, parla del suo contributo concreto a questa emergenza.
MULINO BIANCO
Cambia la “fase” e cambia il modo di comunicare. Un approccio più leggero, che focalizza l’attenzione su ciò che di bello ricorderemo di questa quarantena.
VITASNELLA
Anche qui – come per la Mulino Bianco – siamo in piena fase 2 e si ritorna ad una tipologia di spot più classico, con toni leggeri e il prodotto come protagonista.
Spot dal mondo per l’Italia
VODAFONE
Diffuso a marzo, quello della Vodafone è uno dei primi spot girati interamente in ambienti casalinghi, che descrive la vita in quarantena e la rende parte di una comunità. Non dimenticando ovviamente di esaltare i valori di brand.
MAZDA
Sempre nello stesso periodo, l’azienda giapponese diffonde un messaggio di solidarietà per l’Italia, lasciandosi andare a un paragone un po’ azzardato.
TOYOTA
In questo spot Italia e Giappone si uniscono attraverso il concetto di resilienza e reazione.
IKEA
In piena fase 2, con la ripartenza ormai alle porte, IKEA cambia il punto di vista, contrapponendo l’immobilità del mondo esterno con la dinamicità della nostra vita in casa. Ed è proprio da quest’ultima che ci consiglia di ripartire.
Spot dal mondo per il mondo.
NIKE
La Nike affronta la questione alla sua maniera, utilizzando lo sport come metafora e qualche volto noto a supporto del messaggio.
HEINEKEN
Tante immagini raccontate attraverso la tecnica dello spoken word, per dare ritmo alle scene rappresentate, proprio quel ritmo che in quel momento (e un po’ anche in questo) mancava alle nostre vite.
FORD
Un approccio da grande azienda americana, sempre presente nelle difficoltà, ma in un momento in cui negli Stati Uniti la situazione era decisamente migliore.
Anche qui – come per Heineken ma prima di Heineken – viene utilizzato una sorta di spoken word di sottofondo a scene di vita e città deserte. Il titolo “We’re never lost if we can find each other.” potrebbe essere tranquillamente il payoff di Facebook.
AMAZON
Le consegne a domicilio sono state essenziali durante questi ultimi due mesi. Con questo spot, Amazon, in qualche modo se ne assume il merito.
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